L’arcipelago delle Lipari
Le isole Eolie conservano ancora intatto tutto il loro fascino: il mare, la terra, i vulcani, le acque e quella indimenticabile atmosfera che s’intreccia con il mito che non si può fare a meno di sentire ogni volta che si approda su queste piccole terre, sparse nel mare mediterraneo, a pochi chilometri dalle coste calabresi e siciliane.
Da giugno a settembre diventano la meta di migliaia di turisti attratti dalle indiscutibili bellezze naturalistiche. Poi tutto ripiomba nella calma invernale, con il freddo cominciano i problemi di comunicazione e i residenti si ritrovano nuovamente soli, isolati per destino e per scelta.
Escursioni sull’isola di Lipari
Da Marina Lunga un tunnel di circa 200 m permette di raggiungere Canneto, il secondo centro dell’isola, costituito da due strade parallele al mare e case affacciate sulla spiaggia.
Proseguendo nella stessa direzione, verso Campo Bianco, si assiste ad un gradevole, repentino cambiamento di paesaggio e gradazione luminosa delle acque del mare. Da Marina Lunga si può raggiungere Pirrera e da qui compiere un’escursione alla Forgia Vecchia, il più ampio cratere di ossidiana dell’isola, a 300 m di altitudine sul livello del mare.
Lasciando invece Lipari dalla strada comunale Conti Eller Vainicher, si raggiunge il belvedere di Quattrocchi, da cui osservare le coste frastagliate e i faraglioni alti 70 m, Vulcano e, in lontananza, l’Etna.
Da qui, proseguendo lungo la strada provinciale, una sorta di nastro che collega l’isola in tutte le direzioni, si raggiungono le Terme di San Calogero che, come dimostra la struttura circolare recuperata all’interno della costruzione romana (XVII secolo a.C.), erano frequentate già a partire dall’età del Bronzo.
La stazione attuale è stata costruita nel 1867 ed è in fase di restauro. L’acqua raggiunge una temperatura di 60°C e le analisi scientifiche condotte nel 1872, 1907, 1933, hanno sempre confermato la presenza di sali di bicarbonato, solfati e sodio.